Situato nel cuore del Parco Urbano di Monte Menola, nel comune di Pontecorvo, il Percorso degli Strammari è un suggestivo itinerario di trekking che unisce la bellezza naturale della Valle del Liri a una storia antica legata all’artigianato locale. Questo percorso non è solo un’opportunità per immergersi nella natura incontaminata, ma anche un modo per scoprire le tradizioni e la cultura di una professione ormai scomparsa, quella degli “strammari”, recuperando un importante pezzo di memoria storica.
Il Parco Urbano di Monte Menola sorge su quattro colline che si affacciano sulla rigogliosa Valle del Liri, offrendo panorami mozzafiato e una vista che spazia tra le montagne e le campagne circostanti. Il percorso, a circa 521 metri di altitudine e con un dislivello di 90 metri, parte dalla Casetta degli Alberi, un accesso pedonale che segna l’inizio di una piacevole camminata tra la vegetazione tipica della zona.
La vicinanza al Parco dei Monti Aurunci rende questa zona un punto di continuità territoriale e naturalistica tra le due aree protette, contribuendo a creare una rete di sentieri e percorsi trekking ideali per chi ama scoprire i tesori nascosti del Lazio meridionale.
La stramma, una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Graminacee, ha avuto un ruolo centrale nella vita quotidiana di Pontecorvo. Chiamata anche sparto o tagliamani per via delle sue foglie affilate, era una risorsa naturale che cresceva abbondantemente sulle colline della zona. Questa pianta perenne e resistente veniva raccolta principalmente dalle donne del quartiere di San Rocco, che si recavano lungo quello che oggi è il Percorso degli Strammari per approvvigionarsi di materia prima per i loro lavori artigianali.
Gli strammari erano abili artigiani che, utilizzando la stramma, realizzavano una vasta gamma di prodotti, dai più semplici ai più elaborati. Tra questi spiccavano sedie, scope, bambole, borse, cappelli, nonché contenitori per cereali, sementi, olive e formaggi. Questo mestiere artigianale rappresentava un’importante fonte di sostentamento per le famiglie della zona, contribuendo a creare un’economia locale basata sulla lavorazione di materiali poveri ma estremamente versatili.
Il percorso ricalca l’antico sentiero utilizzato dalle donne di San Rocco, un tragitto che si snoda tra le colline e che permetteva loro di trasportare la stramma raccolta fino ai laboratori casalinghi, dove iniziava il lungo e paziente processo di lavorazione. Questo cammino, dunque, non è solo una via escursionistica, ma un simbolo di un’economia rurale che affonda le sue radici nella storia locale.
Una delle caratteristiche più affascinanti del Percorso degli Strammari è la vista panoramica sulla Valle del Liri. Mentre si cammina lungo il sentiero, è possibile ammirare una varietà di paesaggi che vanno dai boschi rigogliosi alle radure aperte, fino a raggiungere punti di osservazione che regalano una vista senza eguali sulla valle sottostante.
La Valle del Liri è una delle aree più belle e fertili del Lazio, nota per le sue acque cristalline e la sua vegetazione rigogliosa. Qui, la natura offre uno spettacolo continuo, con giochi di luce che cambiano a seconda dell’ora del giorno e delle stagioni. Ogni passo lungo il sentiero porta con sé una nuova scoperta: un albero secolare, una fioritura spontanea o il suono rilassante del vento che sussurra tra le foglie.
Oggi, la stramma e il mestiere degli strammari sono quasi scomparsi, ma iniziative come il Percorso degli Strammari rappresentano un tentativo di recuperare e valorizzare questa antica tradizione. La lavorazione della stramma, seppur faticosa, era un’arte che richiedeva grande abilità e pazienza. Recuperare questa tradizione significherebbe non solo riscoprire un’antica tecnica artigianale, ma anche ripristinare un legame profondo con il territorio e le sue risorse.
In un’epoca in cui la sostenibilità e il rispetto per l’ambiente sono diventati valori fondamentali, riscoprire l’uso di materiali naturali come la stramma potrebbe rappresentare una valida alternativa alla produzione industriale. La stramma, infatti, è completamente biodegradabile e la sua lavorazione non richiede processi chimici, rendendola una risorsa ecologicamente sostenibile.
Il Percorso degli Strammari è molto più di un semplice sentiero di trekking: è un viaggio nel tempo, tra natura, storia e cultura. Camminare lungo questa antica via significa ripercorrere i passi delle donne e degli uomini che, con il loro lavoro e la loro dedizione, hanno contribuito a costruire l’identità di Pontecorvo.
Oggi, questo percorso rappresenta un’occasione unica per immergersi in un paesaggio affascinante, scoprendo al contempo le radici profonde di una tradizione che merita di essere conosciuta, apprezzata e, perché no, riportata in vita.